“Finalmente Zeus ebbe un’idea e disse: – Credo di aver trovato il modo perché gli uomini possano continuare ad esistere rinunciando però, una volta diventati più deboli, alle loro insolenze. Adesso li taglierò in due uno per uno, e così si indeboliranno e nel contempo, raddoppiando il loro numero, diventeranno più utili a noi -“.
Platone, Simposio
Da due settimane non sono più riuscita a scrivere sul mio amato Perlage Suite. Questo non perché è agosto e io sono in ferie o altro, ma è frutto del fatto che la mia vita è radicalmente cambiata. Oggi mi alzo guardando quest’alba dalla mia finestra sul lago, e già mi è bastato per tornare a dormire bene. Per questo oggi voglio rubarti un po’ del tuo prezioso tempo per condividere con te un punto di vista nuovo sullo stesso sole, nella speranza possa anche aiutarti a prendere decisioni “difficili” se anche per te è un periodo di forti cambiamenti.
Questo post vuole essere la mia liberazione ufficiale dal passato, e non posso non condividerlo su Perlage Suite che è il mio amore più grande. Questo post è un ufficiale addio al periodo più brutto della mia vita, con la certezza che ho talmente raschiato il fondo del barile negli ultimi 2 anni che sono pronta a superare qualsiasi avversità.
Molti sanno che per 18 mesi sono stata la marketing manager di un ristorante di Ravenna. In tutta onestà, la ristorazione vissuta “da dentro” non mi è mai piaciuta… e chi mi conosce lo sa bene. Tuttavia a maggio 2013 mi sono ritrovata a progettare il ristorante del mio ex compagno perché ero davvero stanca di sentirlo lamentare ogni giorno del fatto che non aveva avuto la possibilità (soprattutto economica) di aprirsi un’attività sua. Pigro oltremisura, passava le sue giornate alla play lamentandosi di questo e quello… e pazienza se io quando rincasavo dopo 10 ore in ufficio a lavorare mi chiedevo perché non potesse fare la stagione da al mare o in montagna come tutti per mettersi da parte un po’ di soldini per realizzare i suoi sogni invece di bestemmiare davanti alla mia TV. Dovevano essere avvisaglie di un futuro inevitabile, ma purtroppo ero totalmente appagata dalla sua cucina e soprattutto rassicurata dal fatto che, oltre a non essere un adone, aveva un carattere così brutto che un’altra ragazza del mio spessore che ci stava insieme non l’avrebbe mai trovata (tra poche righe capirai il perché di un ragionamento tanto stupido…). Così ho giustificato il suo modo di fare da bestia come lui stesso si definiva nei momenti di lucidità dietro il problema psicologico derivatogli dalla scomparsa prematura del padre. Nella mia vita ho avuto tantissimi ragazzi… alcuni sono stati seri altri di passaggio… ma solo 2 sono stati davvero importanti: il primo amore dal 2001, Alberto, che porterò sempre nel cuore e ho lasciato dopo un paio d’anni solo perché non mi sentivo pronta a 18 anni di fermarmi tutta la vita con la stessa persona… e Daniele, nel 2009, che è stata una storia talmente intensa finita talmente male che mi ha segnato e condizionato tutta la mia vita a venire. Dopo di lui ho vissuto il terrore di essere abbandonata senza una spiegazione, esattamente come fece lui con me una domenica mattina d’autunno iniziata col fare l’amore come tante altre… mentre si progettava una vita insieme. Dopo di lui sono diventata arida ed incapace di amare. Dopo di lui ho scelto quest’uomo impossibile perché ero sicura che non mi avrebbe mai lasciata, senza sospettare che dietro un brutto carattere ci fosse un uomo violento capace di destabilizzarmi al punto da finire diverse volte in ospedale. Il mio ex compagno è uno di quegli chef che vanno di moda oggi… un genio della cucina rovinato da un’ingestibile maleducazione. Gli ho voluto molto bene e per questo ho fatto di tutto per vederlo felice… compreso diventare parte attiva del suo sogno. E così è nato il suo ristorante…
Dopo 20 mesi di un delirio che trova malapena spazio nell’immaginazione, questo chiude finalmente i battenti. Io ne ho approfittato per realizzare un vecchio sogno, soprattutto mio: così ho unito due passioni, il lago e la Franciacorta per vivere un periodo della mia vita che disintossicherà la mia mente, il mio cuore ed il mio corpo. Non me ne vogliano gli psicologi che mi leggono… ma preferisco questa soluzione a rimanere a Ravenna in cura da qualcuno magari prendendo antidepressivi 😀 Mi resta l’arduo compito di gestire tutta la partita dato che il mio ex si è ben guardato da prendersi le sue responsabilità ed è scappato inchiodando tutti dopo essersi premurato di intestarmi quanto più possibile. Ma ho un grande padre, che forse è la vittima più grande di tutta questa storia… e insieme ne usciremo come sempre. Ho un padre ferito nell’animo da episodi di violenza verbale e minacce di quest’uomo, di mancanze di rispetto totali proprio per lui che lo ha trattato più di un figlio, difeso e protetto. Vedere mio padre trattato così male è la cosa che più mi ha addolorato di più. Sia perché io ho sempre rispettato sua madre e mai mi ero sognata di alzarle la voce o minacciarla di pestarla di botte (robe da pazzi), sia perché mio padre ha fatto di tutto per farlo felice. Mio padre è un uomo straordinario, e se sono la persona che sono oggi gran parte è merito (o colpa sua). Da lui ho imparato tantissime cose, prima di tutto ad adorarlo ed ogni momento che ho avuto la fortuna di passare con lui è stato magico. Mio padre ha solo un difetto: è totalmente incapace di cambiare lo stato delle sue cose, anche di quelle dannose. Parla di razionalità, ma in realtà è la persona meno razionale che io conosca: una persona razionale se vive male a causa di una cosa cerca di cambiarla. Ogni giorno rimane convinto che basta sedersi attorno ad un tavolo e a parlarne, senza considerare i limiti intellettivi delle persone. Come diceva Einstein, se ogni giorno compi la stessa azione non puoi aspettarti un risultato diverso.
Tuttavia devo dire grazie a quest’orribile esperienza perché – in ordine cronologico:
- ad ottobre 2013 ho iniziato a seguire i corsi dell’Associazione Italiana Sommelier e oggi sono sommelier diplomata… cosa che desideravo da tempo ma essendo i corsi abbastanza onerosi e vivendo io da sola da circa 10 anni non mi ero mai potuta permettere di seguirli;
- a dicembre 2013 mi sfogai con Fabrizio, il mio hosting provider del fatto che proprio la vigilia di Natale si era rotto il riscaldamento ed in ristorante c’erano 9°C… e da lì il nostro rapporto lavorativo che già da tempo si stava lentamente mutando in amicizia ha subito un’enorme svolta fino a diventare una persona molto importante per me… certo coi nostri alti e bassi derivati da due caratteri alfa che difficilmente mollano l’osso quando litigano… poi col peccato che si litiga sempre senza un reale motivo… ma ci tengo davvero tanto… innanzitutto come professionista… perché ho provato diversi servizi di hosting provider prima di lui per me e i miei clienti tra cui Aruba, Register, ServerPlan… e niente è paragonabile a lui ed ai suoi servizi in termini di disponibilità, qualità ed efficienza… poi a livello di amicizia, anche se ci vediamo di rado ci sentiamo spesso e ci vogliamo bene. Quindi pretendo che ti fai subito fare il sito da me od almeno sposti il tuo hosting su un suo server 😀
- a febbraio 2014, grazie al gruppo Facebook “Mangiare a Ravenna e dintorni” ho conosciuto Federico… esattamente il mio alter ego in versione maschile… è stato amore a prima vista ed oggi è il fratello che non ho mai avuto. Io non sono perfetta, lui non è perfetto. Il nostro rapporto non è perfetto. Ma sono sicura che se avessi avuto un fratello lui sarebbe stato esattamente come lo volevo… che saremmo stati ore al fresco in veranda come gli anziani a ridere e a parlare di cose serie e stupide allo stesso tempo bevendo bollicine, ovviamente lamentandoci del tempo e del governo. E in realtà ci siamo andati molto vicini: a giugno abbiamo preso casa insieme in via Cerchio a Ravenna… e per una incredibile fatalità tra ex coniugi la casa non ci è stata più consegnata… avevamo già pagato perfino il primo mese d’affitto, firmato il contratto etc etc… ma tutto si è ribaltato a meno di una settimana che doveva iniziare questo nuovo percorso insieme. Io e Fede lo abbiamo considerato un segno del destino e io ho deciso di partire… almeno per un po’.
- a giugno 2014 ho iniziato a studiare seriamente per diventare sempre più brava nel campo del web design. E oggi, a distanza di oltre 1 anno, posso dire che i passi che ho fatto sono enormi e sono un professionista nuovo rispetto a quando ho iniziato. Se non avessi avuto da gestire la comunicazione web del ristorante sicuramente oggi non sarei a questo livello, soprattutto nel settore food & wine. Questo perché i risultati che ho avuto sono stati davvero straordinari e finire nella top ten delle ricerche di google con un locale appena nato ed un budget risicatissimo è stato davvero un onore per me e mi ha spinto a cercare sempre nuove soluzioni per far lavorare i siti web… perché chi mi conosce sa bene che considero i siti vetrina uno spreco di tempo e soldi 😉
- anno 2014: ho conosciuto persone davvero belle da cui stanno nascendo amicizie che voglio coltivare, tra cui Federica & Davide (lei è un bravissimo avvocato… ma lui cucina benissimo eh!), Giuliano e Gianmarco, i proprietari del ristorante, persone di rara gentilezza, umanità e disponibilità… e ti dirò che anche se sul loro conto ne ho sempre sentite di tutti i colori per la mia esperienza sono tutte balle. A prescindere spero che il nostro rapporto sussista nel tempo. Poi ci sono la Melissa & Alessandro che sono due ragazzi davvero per bene… e mi dispiace di essere partita senza salutare… continuo con Lino & Daniela che sono stati clienti del ristorante ogni giorno di apertura e sono due commercialisti di Ravenna che vale la pena conoscere… tanto sono carini, solari e gentili! E poi un grazie speciale a tutti i dipendenti… che hanno fatto del loro meglio in un ambiente lavorativo dall’atmosfera pesantissima.
- a marzo 2015 mi sono finalmente diplomata sommelier di terzo livello presso la delegazione Alta Romagna dell’Associazione Italiana Sommelier… e sono davvero fiera di me
(vedi punto 1) e ho passato una serata stupenda insieme ai miei tesori: Laura, la mia più cara amica di cui sono follemente innamorata, & Andrea… che tutti voi ormai conoscete come “il povero Andrea”… (ti consiglio di leggere La cena, il vino e la nespola giapponese per avere tutte le delucidazioni sull’impollinazione :D) e cito anche l’ingi, mio caro amico di vecchia data, che è stato così carino da ospitarmi fin quando non mi sono trasferita a Lovere.
- a luglio 2015 ho avuto il coraggio di iniziare un nuovo capitolo della mia vita che sono sicura varrà la pena di tutto quello che ho sofferto in passato. E soprattutto ho conosciuto Francesco, che in poco tempo è riuscito ad oscurare ogni mio rapporto passato, demolendo con uno sguardo ogni mia assurda convinzione sull’amore… ma soprattutto è riuscito a farmi dimenticare la paura di lasciarmi andare… Oggi sono convinta che una storia da favola, un amore che sembra scritto da una di quelle sceneggiatrici romantiche dei più sfiziosi film rosa (come dice lui), sia la migliore terapia per la mia anima e il mio corpo. Francesco mi ha ridato la voglia di vivere, di sognare, di volermi bene… e niente mi appaga di più della sua compagnia, soprattutto sul “nostro” pontile sul lago a guardare le stelle la notte parlando di sentimenti e di qualsiasi altra cosa. Poi se nel mentre ci mangiamo anche una banana a fettine con gelato al fiordilatte e cioccolato fondente grattugiato ancora meglio 😀 Voglio vederlo felice sempre, al mio fianco.
Quindi brindo a tutte queste cose… che sono insieme valse la pena di vivere questi due anni. E lo faccio con un vino straordinario, la dimostrazione perfetta di quanto si può bere bene a pochi euro: il Moscatel de Setubal Colheita 2012 di Bacalhôa, un vino elegante e ruffiano destinato a piacere a tutti che su Garrafeira Nacional potete trovare in vendita ad appena 4,60 €. Considera poi che devi aggiungere circa 60 € di spedizione dal Portogallo all’Italia… ma non è una cifra folle in quanto questa rimane invariata per 16 bottiglie. Il risultato è che alla fine la spedizione incide circa 4 € a bottiglia… niente di assurdo e ti costa meno che andarlo a prendere in enoteca… sempre che lo trovi!
Pochi conoscono questa DOC della penisola di Setubal, a sud-est di Lisbona prodotta con Moscato di Alessandria, un vitigno importato nella zona dai Romani, e fortificato con il Brandy. Come nella produzione del Porto, la fermentazione viene bloccata dopo 1-3 giorni per tenere alto il grado zuccherino. Questo tuttavia comporta che gran parte dello zucchero non riesce a trasformarsi in alcool, e per questo viene addizionato di Brandy o di acquavite. Successivamente il vino affina un minimo di 2 anni in botti di quercia. Ha sentori molto intensi di albicocca, acacia e nocciole… man mano che aumenta l’affinamento più prevalgono i sentori di frutta secca e maturano le frutte fino alla confettura.
Personalmente reputo il Moscatel de Setubal uno di quei tesori nascosti del Portogallo… regione vinicola non apprezzata appieno per le sue straordinarie potenzialità, soprattutto in Italia. Siamo così abituati a considerare solo le zone più famose che a volte tendiamo a non considerare che ci sono realtà davvero speciali quasi dimenticate. Questo vino oltretutto ha origini antichissime: la storia di questo vino è documentata fin dall’VIII secolo e già alla fine del 1300 era esportato in Inghilterra ed apprezzato dai regnati di tutta l’Europa centro settentrionale. Addirittura Luigi XIV, il Re Sole, voleva il Moscatel de Setubal in ogni festa tenuta a Versailles… fino al 1855 quando il Moscatel de Setúbal di José Maria da Fonseca si distinse addirittura con una medaglia d’oro. Insomma… sembriamo solo noi italiani a snobbarlo un po’… del resto come non mi stancherò mai di dire si beve col brand, non si beve con il palato (a questo proposito leggiti l’articolo sul Loazzolo DOC… altra perla dimenticata che non puoi assolutamente perderti!). Sono fermamente convinta che non esiste uomo o donna su questo pianeta incapace di apprezzare il Moscatel de Setubal a prescindere dalla sua competenza enologica, che si limiterà per orientare la scelta da un vino più giovane ad uno più vecchio.
E se ti va di fare qualche acquisto portoghese… eccoti la mia wine-wishlist di Garrafeira Nacional:
- 2013 Planalto Branco Reserva – 4,35 €
- 2013 Bacalhôa Moscatel de Setúbal D.O. – 4.60 €
- 1999 Moscatel de Setubal Alambre – 16,50 €
- Moscatel Setúbal Alambre 10 Anos – 15,90 €
- Kopke 20 Anos Porto – 47,70 €
- 1998 Kopke Colheita Porto – 31,70 €
- 1985 Kopke Vintage Porto – 49,00 € – ovviamente bisogna pur festeggiarli i miei 30 anni 😀 😀
- 2002 Madeira Malvazia DOliveiras – 43,15 € PS non vedo l’ora di tornare a Madeira… a Funchal ho lasciato il cuore…
- Madeira 20 anos Verdelho Barbeito Ribeiro Real – 158,50 € Barbeito mi piace tantissimo come produttore!
- 2013 Bacalhôa Moscatel de Setúbal D.O. – 4 bottiglie per 4.60 €/cad;
- 2000 Moscatel de Setubal Alambre – 4 bottiglie per 14,50 €/cad;
- 1999 Moscatel de Setubal Alambre – 4 bottiglie per 16,50 €/cad;
- 1998 Kopke Colheita Porto – 4 bottiglia per 31,70 €/cad;
Così facendo con poco più di 80 € a testa vi portate a casa 4 perle del Portogallo straordinarie 😉 Fidati!
Lo so che questo articolo è un po’ diverso dal solito… ma qui mi premeva parlare di emozioni. La vita ci pone sempre dinanzi a sfide che ci appaiono a volte inaffrontabili… ma ricordati che ogni sfida la costruiamo noi con le nostre azioni.
“Il vostro tempo è limitato, perciò non sprecatelo vivendo la vita di qualcun’altro. Non rimanete intrappolati nei dogmi, che vi porteranno a vivere secondo il pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui zittisca la vostra voce interiore. E, ancora più importante, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione: loro vi guideranno in qualche modo nel conoscere cosa veramente vorrete diventare. Tutto il resto è secondario.”
Steve Jobs
Ecco, ora inizia davvero un nuovo capitolo della mia vita. Grazie per aver brindato con me all’inizio della mia nuova vita, l’unica che voglio vivere, con uno specchio la sera che guardo sorridendo.
Un abbraccio,
Chiara