Sono le 15 e sono nella sala degustazioni della Franciacorta al Palaexpo Lombardia del Vinitaly dove Jouska Biondelli sta per presentare le nuove annate alla stampa. Conosco già questa azienda franciacortina nata appena 7 anni fa, e anche per questo sono molto curiosa di sentire come si sono evoluti i prodotti nell’ultimo anno.
La scelta dello Chardonnay è una scelta consapevole fatta fin dal principio per premiare l’eleganza di questo vitigno che meglio valorizza il terroir della Franciacorta. A questa scelta segue la mancanza di barrique: solo acciaio con pochissimi zuccheri.
Brut 2014 – Scelta aziendale di inserire solo Chardonnay 100%. L’annata 2014 è stata non eccezionale. Il prodotto è giovane, la sboccatura è di Novembre 2016. 3 grammi/litro di zucchero, potrebbe passare come Brut Nature. Il colore è bellissimo: giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Il perlage è fine, continuo, persistente. Al naso note di cedro e pesca bianca, con una punta di cannella. Dopo qualche minuto escono note di pepe bianco che si fondono nel finale iodato. Concordo con l’analisi dei profumi della bravissima Claudia Bondi, e aggiungo una nota di salvia e grafite, In bocca è freschissimo, sapido, con una bella bollicina croccante e un finale molto lungo,
Nel 2014 l’azienda ha smesso di utilizzare il saccarosio in virtù dell’utilizzo dello zucchero dell’uva. L’annata è stata estremamente fresca e con pochissimo sole: si sono sviluppati tantissimi funghi e la maturazione è stata molto rallentata. La soluzione ad un’annata di questo genere è stato selezionare l’uva in vigna, ovvero buttando a terra i grappoli non perfetti e ripassando in seguito a raccogliere dalle piante solo i grappoli migliori rimasti. Vengono impiegati mosti di prima e seconda spremitura per aumentare la velocità di consumo.
Satén 2013 – Questo vino ha un naso meraviglioso, concordo sulla camomilla essiccata di cui parla Claudia e sulle spezie, il cui pepe qui diventa un oro di Seirawaka. In bocca entra verticale e deciso, allargandosi dopo qualche secondo, La bollicina è un po’ meno croccante e il sapore oscilla tra la pesca gialla e la nocciola. Avendo un’atmosfera in meno, una minor concentrazione di zuccheri (2 grammi/litro) e almeno 24 mesi di affinamento sui lieviti. In Franciacorta la media dei Satén è 8 g/l di zucchero. Biondelli ha scelto di dosare meno sia per un motivo di gusto, sia per un ragionamento. Il Satén è nato per ragioni commerciali perchè si colloca in mezzo tra i vini fermi e i vini mossi. Negli anni ’90 la Franciacorta ha introdotto una bolla più morbida e cremosa per aumentarne l’utilizzo a tavola. In questi anni andava di moda un gusto femminile più dosato, che poi è cambiato nel giro degli ultimi 10 anni. Per il Satén vengono impiegati solo mosti di prima spremitura.
Premiére Dame Millesimato 2011. Annata eccezionale: annate con grande acidità perchè garantiscono longevità. Brut Nature: è l’espressione massima. 60 mesi di affinamento, è l’evoluzione dell’evoluzione. Eccezionale e ha fatto una crescita incredibile rispetto all’annata 2010. Di un bellissimo giallo paglierino intenso con riflessi dorati. Brillante. Al naso incanta per la sua intensità e la sua complessità: miele, pasticceria, biscotto, liquirizia dolce, avocado, mela cotogna, vaniglia. In bocca è croccrantissimo e intenso, per poi ammorbidirsi dopo qualche secondo. Il sapore è balsamico e minerale, con un retrogusto di erbe medicinali e pesche mature.
Dopo queste degustazioni voglio fare una considerazione personale: la Cantina Biondelli è cresciuta davvero tantissimo. La seguo da circa un paio d’anni, e i vini di due anni fa, per quanto li avevo già trovati molto molto interessanti, non erano nemmeno i fratelli minori di quelli di oggi. La crescita dei Franciacorta di Biondelli è stata straordinaria. I profumi si sono fatti via via più precisi e si sono arricchiti con nuove tonalità. La Premiere Dame 2010 mi era piaciuta molto, ma niente a che vedere con il pregio della nuova annata 2011 che trovo eccezionale.
Complimenti a Jouska Biondelli e a Cesare Ferrari per non essersi fermati ad un buon livello e per aver rincorso l’eccellenza conseguendo un risultato oltre ogni aspettativa. E complimenti a Claudia Bondi di Perle & Perlage per la sua eleganza e per il suo lavoro sempre preciso e puntuale.
Vi consiglio di andare ad assaggiare il Satén 2013 e la Premiere Dame 2011 da Biondelli al PalaExpo, stand B17.
A tra poco
Chiara
P.S. Un ringraziamento speciale al mio sponsor tecnico Universo Foto per la Sony RX100M4 con cui sono state scattate tutte le foto!
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